Ora anche l’Agenzia delle Entrate ha un suo Codice di Comportamento allo scopo di assicurare standard minimi di diligenza, lealtà, imparzialità e buona condotta sia nei rapporti tra dipendenti che nei rapporti con l’esterno!
E’ stato predisposto in base all’articolo 54, comma 5, del Decreto Legislativo 165 del 2001 e alla Linee Guida emanate dall’ANAC ed è stato approvato dall’Agenzia delle Entrate con un provvedimento il 16 settembre 2015.
Iniziamo dagli scopi:
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innanzitutto bisogna dire che esso recepisce le norme generali del Codice di Comportamento dei Dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni e il Regolamento di Indipendenza e Autonomia Tecnica del Personale delle Agenzie Fiscali;
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in secondo luogo esso tende a garantire l’indipendenza e l’onore dei dipendenti i quali sono tenuti a conformare la propria condotta ai principi di buon anadamento e imparzialità della funzione amministrativa.
E adesso vediamo più nel dettaglio i contenuti:
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il dipendente dell’Agenzia deve agire sempre secondo integrità, correttezza, buona fede, proporzionalità, obiettività e trasparenza;
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non deve usare a fini privati le informazioni di cui dispone per ragioni d’ufficio, né deve rivelarle a terzi;
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deve altresì assicurare la parità di trattamento a parità di condizioni e astenersi da azioni arbitrarie che possano comportare effetti negativi;
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non solo non deve sollecitare regali o altre utilità – neanche di modico valore – ma non deve neppure accettarne;
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il personale dell’Agenzia non deve svolgere attività che possano compromettere il corretto adempimento dei suoi doveri;
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inoltre non deve prestare attività di consulenza, assistenza o rappresentanza in questioni fiscali a favore di terzi;
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ogni dipendente deve comunicare al responsabile dell’Ufficio ogni rapporto diretto o indiretto e retribuito degli ultimi 3 anni con soggetti privati;
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è necessario comunicare anche l’adesione ad associazioni che possano interferire con le attività assegnate e creare un conflitto di interessi;
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viene istituito un responsabile per la prevenzione della corruzione col compito di monitorare annualmente l’attuazione del Codice pubblicando i risultati sul sito dell’Agenzia;
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viene previsto anche un piano triennale anticorruzione e ogni dipendente è tenuto a segnalare qualsiasi problema che possa manifestarsi nel rispettare le prescrizioni previste;
Vi è altresì una serie di attività che un Dipendente dell’Agenzia delle Entrate non può assolutamente svolgere finchè ricopre il suo ruolo, esse sono:
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attività fiscali o tributarie proprie o tipiche degli avvocati, dei dottori commercialisti, dei ragionieri e dei periti commerciali e dei consulenti del lavoro;
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attività proprie o tipiche degli ingegneri, architetti, geometri e periti tecnici;
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consulenti immobiliari, agenti immobiliari e attività relative a servizi connessi agli immobili;
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amministratore di condominio, salva l’ipotesi in cui l’attività venga svolta per la cura dei propri interessi di condòmino;
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mediatore civile e commerciale
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custode giudiziario, con esclusione del caso in cui la custodia riguardi i propri beni;
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attività relative a servizi contabili ed elaborazione dati;
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attività relative a servizi di certificazione delle firme elettroniche o altri servizi connessi a tali firme;
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informazione commerciale;
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ogni altra attività o incarico da soggetti privati che appaiano incompatibili con la corretta ed imparziale esecuzione delle attività inerenti all’ufficio di appartenenza.
Sono previste anche regole stringenti riguardo l’uso degli strumenti informatici in dotazione all’Agenzia:
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non si possono scaricare file o software;
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non si può lasciare il computer incustodito o accessibile ad altri;
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non si possono trasferire file senza il consenso del Responsabile dell’Ufficio;
Ed infine vi sono norme che riguardano il rapporto con il Pubblico:
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il personale deve ispirare la propria condotta ai principi di legalità, imparzialità e buon andamento;
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deve farsi riconoscere esponendo in modo visibile il proprio cartellino identificativo;deve operare con chiarezza, correttezza e cortesia
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deve usare un linguaggio comprensibile e non deve in alcun modo assumere atteggiamenti intimidatori
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deve ovviamente osservare il segreto d’ufficio e non deve anticipare l’esito di decisioni che deve assumere l’Agenzia.
Cosa può comportare una violazione di queste regole di comportamento?
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innanzitutto può comportare la risoluzione del contratto di lavoro
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e poi può causare un risarcimento danni se le violazioni hanno causato danni all’Agenzia
Questi, in sintesi, gli aspetti principali di questo recente Codice di Comportamento di cui si è dotata l’Agenzia delle Entrate e che speriamo venga rispettato alla lettera…
In ogni caso qui sotto vi forniamo in download tutti i documenti di cui abbiamo parlato, buona lettura:
Scarica PDF – Codice di Comportamento del Personale dell’Agenzia delle Entrate
Scarica PDF – Documento di approvazione del Codice di Comportamento
Scarica PDF – Relazione Illustrativa al Codice di Comportamento
Scarica PDF – Codice di Comportamento dei Dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni
Sacrica PDF – Regolamento di Indipendenza e Autonomia Tecnica del Personale delle Agenzie Fiscali