Un’altra news in tema di discriminazioni di genere. Una nuova pronuncia a tutela della parità retributiva tra uomo e donna. Il problema sta solo nel fatto che si debbano ancora affrontare certe situazioni senza dar per assodata l’effettiva parità sul posto di lavoro.

Tribunale di Aosta. Sezione Lavoro. Decreto del 5 gennaio 2016.
La lavoratrice, responsabile della direzione amministrazione, finanza e controllo di un famoso Casinò presentava ricorso dopo esser stata oggetto di licenziamento per aver ricevuto un trattamento retributivo inferiore rispetto agli altri dirigenti di pari mansioni ma di sesso maschile.

Oltretutto la donna lamentava che il licenziamento era frutto di una fittizia riorganizzazione aziendale progettata allo scopo di accaparrarsi una giusta causa di esonera della stessa dalla sua posizione lavorativa.

La donna, in sostanza, svolgeva mansioni dirigenziali e di responsabilità ma aveva uno stipendio e un inquadramento ben inferiore…

Con queste parole il Tribunale di Aosta ha ricostruito la vicenda:

Tra i quadri, sei dipendenti percepiscono tutti stipendi congruamente più alti della ricorrente: uno supera i 124.000 euro e uno raggiunge la somma di euro 128.800.

Si tratta del 40% in più della ricorrente, che pure, come dirigente, ha ben maggiori responsabilità e una tutela ben inferiore a livello giuslavoristico, attesa la posizione apicale in cui si trova rispetto alla struttura aziendale.

E’ evidente che tale disparità di trattamento è illegittima e che alla ricorrente avrebbe correttamente dovuto essere riconosciuto un salario pari ad al meno euro 130.000 l’anno”

Queste le parole della Corte di merito che ha affrontato l’ennesima questione di genere e che, in ultima analisi, ha condannato il Casinò a corrispondere alla donna la differenza del 40% in più alla lavoratrice rispetto a quanto le aveva corrisposto durante gli anni di lavoro.
La Corte, tuttavia, non accoglieva la doglianza della donna in merito all’illegittimità del licenziamento stante la natura non discriminatoria dello stesso che avveniva in ragione di un’effettiva riorganizzazione aziendale.