➡️ Corte di Cassazione
➡️ Sentenza n° 44662/2021
➡️ Le offese in chat sono da considerarsi ingiuria e non diffamazione se entrambe le persone sono online durante la condotta di offesa
‼️ IL CASO ‼️
➡️ Un uomo veniva condannato per aver espresso offese in una chat su Facebook
➡️ La condanna veniva confermata dalla Corte d’Appello di Catanzaro
➡️ Tuttavia il nodo della questione era se qualificare la condotta come diffamazione o come ingiuria
➡️ Se fosse ingiuria non sarebbe reato, a seguito della depenalizzazione avvenuta col Decreto Legislativo 7/2016
➡️ Questo aspetto è stato l’oggetto del ricorso in Cassazione dell’uomo
⚖️ CASSAZIONE ⚖️
➡️ Se l’offesa è tra persone presenti è ingiuria
➡️ Se è tra persone assenti è diffamazione (parlare alle spalle di un’altra persona)
➡️ E la presenza è da valutare alla luce degli attuali strumenti tecnologici, quindi anche presenza “virtuale”
➡️ Nel caso di specie si tratta di una chat, quindi conversazione riservata tra due utenti
➡️ Ed entrambi erano online, quindi l’offeso ha visto gli insulti in tempo reale
➡️ Pertanto è esattamente come proferire offese in faccia ad una persona
➡️ Si tratta, quindi, di ingiuria e non di diffamazione
➡️ E come ingiuria non è reato
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