Il detentore di un cane che, per negligenza, imprudenza o imperizia, lasci l’animale libero, privo di museruola, in un luogo pubblico risponde del reato di lesioni colpose arrecate a chi, eventualmente, venisse aggredito dal cane stesso. Questo è il principio affermato dalla Corte di Cassazione nella pronuncia n° 46307 del 2013, che, ribadendo un principio ormai consolidato nella giurisprudenza ha confermato la condanna ad euro 400 di multa per il reato di lesioni colpose per il padrone che non abbia custodito il proprio cane entro un parco dove lo stesso, lasciato libero, ha rincorso e morso una donna.
Nel caso di specie si trattava di un cane di notevoli dimensioni, un doberman, ed il padrone non aveva adottato tutte le cautele necessarie a prevenire azioni aggressive del cane poiché lo stesso veniva lasciato senza guinzaglio e senza museruola in luogo pubblico.
Il reato di lesioni personali colpose è previsto all’articolo 590 del Codice Penale che ai primi due commi stabilisce che:
Chiunque cagiona ad altri per colpa una lesione personale è punito con la reclusione fino a tre mesi o con la multa fino a euro 309. Se la lesione è grave la pena è della reclusione da uno a sei mesi o della multa da euro 123 a euro 619, se è gravissima, della reclusione da tre mesi a due anni o della multa da euro 309 a euro 1.239.
E vi è colpa quando non vi è l’intenzione di commettere un fatto di reato, altrimenti ci sarebbe volontarietà e quindi dolo, ma l’evento si verifica ugualmente a causa di negligenza, imprudenza, imperizia ovvero inosservanza di leggi, regolamenti, ordini o discipline.
Il proprietario di un cane riveste una posizione di custodia quando è insieme all’animale e ciò deriva dalla sua qualità di detentore dell’animale. Al contempo il detentore riveste anche un posizione di protezione nei confronti di terzi dovendo assicurarsi che l’animale non arrechi danno ad alcuno; per far ciò deve porre in essere tutte le cautele che la legge gli impone e quindi deve rispettare l’obbligo del guinzaglio, quello della museruola se il cane è di notevoli dimensioni oppure particolarmente aggressivo, ed infine deve porre in essere qualsiasi cautela per scongiurare l’eventualità di qualsiasi danno prevedibile e prevenibile, altrimenti può incorrere in responsabilità penale oltre che civile.
Inoltre se il cane è pericoloso o aggressivo è compito del detentore avvisare di questa particolarità tutti coloro che si avvicinano all’animale.
Se il fatto è invece imprevedibile o inevitabile ricorre la figura del caso fortuito e il detentore dell’animale potrà andare esente da responsabilità, come anche nel caso in cui il danno provocato dall’animale sia stata conseguenza di un fatto causato da un terzo (se ad esempio il soggetto aggredito poco prima aveva aggredito l’animale).
In conclusione, la legge è molto severa nei confronti di coloro che prendono un cane senza volersi assumere tutte le conseguenze che la compagnia dell’animale porta con sé in termini di responsabilità. Chi ha un animale o ne è semplicemente detentore in un dato momento deve porre in essere tutte le cautele possibili, non lasciare mai l’animale totalmente libero e controllarne gli spostamenti affinché non possa arrecare alcun danno a terzi.