➡️Corte di Cassazione

➡️Sentenza n° 25116/2021

➡️Reato di maltrattamenti per l’infermiera brusca e frettolosa che con coscienza e volontà persiste nel tenere una condotta vessatoria verso le pazienti anziane

‼️ IL CASO ‼️

➡️Un’infermiera veniva posta sotto processo per il reato di maltrattamenti di cui all’art. 572 del Codice Penale

➡️E veniva condannata

➡️La stessa condanna veniva confermata in Corte d’Appello

➡️Ma secondo l’infermiera erano solo suoi modi bruschi, non veri e propri maltrattamenti perché manca il dolo ossia la volontà di maltrattare

⚖️ CASSAZIONE ⚖️

➡️Non serve volontà piena di infliggere sofferenza

➡️E’ sufficiente causare questo stato di maltrattamento sapendo di avere modi bruschi

➡️A rilevare infatti è l’insieme delle condotte idonee a cagionare profonda sofferenza e prevaricazione nei confronti della vittima. Il modo di fare burbero e affrettato dell’infermiera si è infatti tradotto in un regime di cura caratterizzato da prevaricazioni e insofferenza verso le pazienti anziane.

➡️Il dolo dei maltrattamenti richiede infatti solo la coscienza e la volontà nel continuare a tenere una condotta vessatoria e lesiva della personalità della vittima.