Commettere un Reato per salvare sé o altri da un pericolo imminente a volte è scusato, si chiama Stato di Necessità! Vediamo insieme gli elementi che lo caratterizzano…

Dopo aver analizzato la causa di giustificazione della Legittima Difesa è interessante affrontare un’altra causa di giustificazione: lo Stato di Necessità!

“Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile, sempre che il fatto sia proporzionato al pericolo”.

Così recita il primo comma dell’articolo 54 del Codice Penale.

Già dalla lettura della norma di individuano i principali elementi che la caratterizzano:

  • dev’essere commesso un Reato;
  • chi lo ha commesso dev’esservi stato costretto ossia non poteva in alcun modo fare altrimenti;
  • la costrizione dev’essere riferita alla necessità di salvare sé o altri;
  • salvare dal pericolo attuale di un danno grave alla persona, quindi deve trattarsi di un pericolo concreto, tangibile e imminente di un danno ad un bene rilevante come ad esempio il pericolo per la vita o l’integrità fisica se la persona che si salva sta per morire, o anche un danno alla sua libertà sessuale;
  • il pericolo non dev’essere causato volontariamente dal soggetto che agisce quindi deve trattarsi o di un accadimento naturale o di un comportamento di una terza persona;
  • il pericolo inoltre non dev’essere altrimenti evitabile;
  • infine il fatto dev’essere proporzionato al pericolo ossia, come per la Legittima Difesa, anche in questo caso l’azione commessa per salvarsi con dev’essere eccessiva. Ad esempio, per salvarsi da un incendio può essere lecito colpire involontariamente qualcuno dei presenti urtandoli nella fuga ma non può esser lecito uccidere chiunque ci si trovi davanti.

 Questo istituto disciplina pertanto la situazione di chi si trova a commettere un Reato perché non ha altro modo per salvare se stesso o un’altra persona da un pericolo imminente!  

Esempio di scuola è quello del naufrago su una zattera precaria che per salvarsi è costretto a buttare a mare gli altri naufraghi altrimenti la zattera affonderebbe… 

oppure il caso dell’alpinista che è costretto a recidere la corda a cui è attaccato insieme ai compagni lasciando cadere questi nel vuoto altrimenti la corda non reggerebbe il peso di tutti…

E’ importante vedere insieme anche il secondo comma dell’articolo 54 che stabilisce che: “Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo”.

E’ una disposizione significativa perché stabilisce che coloro che per il tipo di attività che svolgono hanno il dovere di fronteggiare situazioni di pericolo, devono essere preparati a farlo in modo professionale e senza commettere alcun reato nell’esecuzione.

Un esempio? I Vigili del Fuoco o le Guardie del Corpo!

Costoro, se devono salvare altre persone da un pericolo imminente non possono commettere Reati nello svolgimento delle operazioni proprio perché gestire situazioni di pericolo è il loro lavoro!